Dove sono finiti i film del passato, i divi del cinema muto e i gloriosi successi mondiali? Quel cinema è oramai tramontato e vive nella memoria di chi l'ha vissuto. E' con questa riflessione che Billy Wilder dà vita alla sua opera più famosa, Sunset Boulevard. L'intrigante personaggio di Norma Desmond rappresenta il rimpianto per un cinema che non esiste più. Ex diva vittima della propria immagine, la Desmond vive assieme al suo fedele maggiordomo (nonchè primo marito) Max in una villa apparentemente abbandonata sulla celebre Sunset Boulevard, a Los Angeles. Come molti altri attori appartenenti all'era del Divismo anche la Desmond accusa il nuovo modo di fare cinema, il passaggio dal muto al sonoro e le nuove tecniche di recitazione l'hanno resa una donna antiquata, emarginata e succube dei gloriosi ricordi del passato. Gloria Swanson, donna tanto capace quanto fascinosa, ha intepretato questo ruolo spinta anche dalle proprie vicissitudini. Va infatti precisato che con Erich Von Stroheim (in questo film il maggiordomo ed ex marito Max) la Swanson ha lavorato in svariate pellicole del cinema muto hollywoodiano. Dunque il personaggio chiave di tutto il dramma ammalia fin da subito lo spettatore, chiunque (compreso l'attore principale, lo sceneggiatore Gills) sarà schiavo della sua carismatica eccentricità e morbosità.
E' a questo punto che entra in campo una narrazione atipica, che ha reso questo film un capolavoro dalle sfumature noir, ovvero la capacità di Wilder di raccontare la storia dal punto di vista del personaggio che va incontro alla morte. La voce narrante è vittima di un legame ossessivo e di un delirio sentimentale, sta a noi procedere a ritroso per capire meglio e catturare ogni piccola sfumatura sul carattere dei personaggi. In questo Wilder è un maestro, riesce sempre a rendere straordinario l'approccio col pubblico, grazie all'elasticità narrativa ognuno viene portato a considerare le proprie riflessioni con punti di vista diversi ma non per questo sbagliati. L'atmosfera respirata nell'immensa residenza della signora Desmond è puro decadimento, si respira la polvere di un luogo angusto e in rovina, e tutte queste sensazioni rispecchiano magnificamente quel personaggio. La fotografia rende eleganza a tutto ciò: ogni particolare, ogni sguardo, ogni angolo di stanza non sono lasciati al caso, anzi, queste impressioni visive contribuiscono all'idea di un luogo tetro e lugubre quanto la vecchia stella del cinema. Wilder riesce a tener salda l'attenzione dello spettatore per tutto il film rimanendo fedele al suo sarcasmo che non annoia mai, questa è una storia destinata a rimanere attuale in ogni epoca, cosa sono spinte a provare infatti le nuove generazioni per il passato? E tutto si chiude con una memorabile uscita di scena: realtà e recitazione indistinte percezioni della vita.
Scena memorabile: la signora Desmond che scende magnificamente le scale di casa sotto lo sguardo di tutti : il regista, i fotografi, le macchine da presa, noi.

Uno dei capolavori più belli e affascinanti di ogni tempo.
RispondiEliminaGloria Swanson perfetta nel ruolo della star decaduta del cinema muto.
Concordo a pieno! una pietra miliare del cinema!
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