Barry Lyndon




Dopo essersi cimentato in praticamente ogni genere cinematografico, Stanley Kubrick venne ispirato dal romanzo di W. M. Thackeray The memoirs of Barry Lyndon per intraprendere nel 1974 un nuovo ambizioso progetto. Dopo circa un anno di riprese in Irlanda, Inghilterra e Germania esce Barry Lyndon, un'opera colossale sorretta da un fascino perpetuo che soltanto Kubrick poteva pensare. L'idea originaria del regista era di dirigere un film storico che raccontasse la vita di Napoleone, ma una figura così importante non ebbe la stessa infatuazione delle fortunose avventure di un uomo con meno fama, qual era l'irlandese Andrew Stoney. Come dichiarò lo stesso Kubrick, l'occasione di raccontare la biografia di un uomo il cui destino era già scritto dal primo fotogramma, lo entusiamava molto ed era per lui un nuova occasione per maturare il lato artistico. Il film narra le vicende di Redmond Barry, un uomo comune la cui storia è intuibile già dai titoli dei capitoli in cui è suddiviso il film: Con quali mezzi Redmond Barry acquisì lo stile e il titolo di Barry Lyndon e Resoconto delle sventure e dei disastri che accaddero a Barry Lyndon. L'opera è realistica a tal punto che l'osservatore attento riuscirà ad addentrarsi per tutto il racconto nel tardo settecento, vivendo gli scenari grazie ad una rivoluzionaria tecnica fotografica.







Sono ben note le doti dietro l'obiettivo di Kubrick, ma assieme al direttore della fotografia John Alcott è stato fatto un lavoro colossale, in cui spiccano tanto i dettagli quanto i colori naturali. Per riprodurre fedelmente le tonalità dei colori è stato fatto a meno dell'ausilio di luci artificiali, ed è proprio grazie alla luce del sole, alle ombre e alle candele per le riprese notturne che si ottengono dei quadri in movimento. Un film dall'estetica potente che è stato studiato appositamente nelle inquadrature (zoom e grandangoli) per puntare dritto sulle sensazioni dello spettatore, ne sono coinvolti i sensi e la percezione data è pura seduzione. Ma non si limita tutto all'immagine, anche il contenuto riflette il fasto di quella realtà per un pubblico altrettanto nobile e la sceneggiatura non passa mai in secondo piano. Gli attori sono bravissimi nei modi e nelle espressioni tanto da risaltare il galateo di uso comune, la delicatezza formale con cui certi dialoghi vengono recitati è magnetica. Da sottolineare l'immane lavoro dei sarti, infatti per rimanere il più fedele possibile ai costumi, si sono riferiti alle iconografie dell'epoca e hanno riprodotto nel dettaglio le stoffe più belle. Di grande impatto anche l'arrangiamento musicale di opere classiche (quali Bach e Schubert), usato sapientemente da Kubrick come linguaggio per rafforzare l'approccio all'opera. Barry Lyndon ha un fascino raffinato, persuasivo e manieristico, farsi rapire completamente dal suo aspetto significa ammirare un'opera di artisti del calibro di Johan Vermeer o Claude Lorrain, l'unico vero film barocco.






Scena memorabile: La timidezza del giovane Barry alle prese con il suo primo amore (sua cugina) sulle note della ballata irlandese Women of Ireland. Da notare come l'amore passi, nel corso della vita e dell'opera, da esperienza ancora intrisa del pudore e dell'ingenuità tipicamente adolescenziali a vero e proprio gioco di seduzione (la scena degli sguardi al gioco da tavolo si commenta da sola).

2 commenti:

  1. Incantevole e struggente. Kubrick delinea in modo mirabile la parabola del protagonista.
    Bellissime le inquadrature che, secondo me, rimandano più alla pittura romantica che a quella barocca .
    Maniacale l'uso perfetto delle luci e della fotografia. E' uno dei pochi film che non sembra una mascherata in costume, ma che davvero rende l'idea di un'era passata.
    E' un capolavoro da studiare.

    Dr.Caligari

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  2. Si ha ragione Dr.Caligari, la pittura presa in considerazione da Kubrick e' del periodo romantico, ma nell'insieme si percepiscono quelle caratteristiche tipiche dell'epoca borocca.
    Le immagini rendono uno stile di vita sfarzoso, tendente all'esagerazione e all'eleganza, ogni inquadratura è una celebrazione del fasto dove non viene mai fatto a meno dell'abbellimento esteriore. Intendevo questo con "film barocco".
    Grazie per il commento

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