Che cosa è Videodrome? Videodrome è il palcoscenico dove avviene l'alterazione di coscienza. Come è possibile entrarci? Può partecipare a questo spettacolo solo chi perde il confine fra realtà ed illusione. Ma per quale motivo esiste Videodrome? Per spingersi oltre, sempre più distanti dalle nostre percezioni, per cercare un godimento fittizio dei sensi. Videodrome è una delle opere di David Cronenberg sicuramente più disturbanti, unica nel suo stile a tal punto che potrebbe essere considerato il primo film cyberpunk (Testuo di Shinya Tsukamoto uscirà solo 7 anni più tardi). Cronenberg è molto interessato ai temi della mutazione corporea e al processo psicologico, difatti nei suoi film troviamo spesso come argomento principale l'introversione dei personaggi, dislocati in un quadro molto vasto: dall'insoddisfazione individuale al contesto sociologico. La struttura narrativa del film è solida ed estremamente attuale: Max (un grande James Woods) che è a capo di un network televisivo scadente, scopre un nuovo programma pirata
chiamato Videodrome dove vengono esplicitate terribili violenze. Interessato all'argomento contatterà chi di dovere per spingersi all'interno di un incubo fatto di allucinazioni dal quale è
impossibile sottrarsi. Un certo Prof. O'blivion (oblio?) lo avverte invano, quello che vedrà sullo schermo diverrà ciò che sente e ciò che è, l'identificazione con il percepito è molto forte poichè la tv con i suoi contenuti sono assolutamente reali.
Cronenberg non ha tutti i torti, se pensiamo che queste previsioni furono fatte trent'anni fa, e attualmente disponiamo di programmi (da consumare) che soddisfano ogni tipo d'esigenza (dai cartoni animati per i bambini fino al porno più estremo) vengono i brividi. Ma torniamo al film. Il regista è bravissimo nel mostrare le percezioni e le paure annesse di Max manifestarsi sul corpo, la macchina e l'oganismo umano si congiungono in un rapporto violento privo di armonie. Tutta l'esperienza carnale è offerta allo spettatore che difficilmente sarà in grado di digerirne la sostanza. Prima che quel minimo di coscienza rimasta a Max, possa avvertirlo dell'imminente pericolo cibernetico, il processo industriale si abbatte brutalmente su di lui. Ma cosa permette alla macchina di agire nei confronti di chi ne è assuefatto? L'immagine, ovvero il messaggio più diretto alla mente dell'osservatore. L'individuo evoca sul proprio corpo l'esperienza visiva e ne rimane (in questo caso) inesorabilmente schiavo. Videodrome è un film che punta dritto allo stomaco, senza mezze misure, la forza visiva è un'ondata di allucinazioni che devasta sia Max che noi. Una trasmutazione corporea drastica ed estremamente originale, in grado di farci riflettere sui nostri comportamenti.
Scena memorabile: l'effetto della TV che divora...
che film! bella recensione, non avevo colto certe sfumature. grazie
RispondiElimina